Dito a martello, Lesione sottocutanea estensore IFD.

Dito a Martello 1

Flessione della falange distale con deficit completo dell’estensione attiva. Si verifica in seguito ad trauma dal paziente stesso considerato “banale” ma che anticipa la completa lesione spontanea. In tal caso il paziente, in forma del tutto asintomatica osserva la flessione della falange distale con deficit dell’estensione attiva. Ciò avviene per una sofferenza del tendine, con progressiva degenerazione strutturale e graduale diminuzione di tenuta fino alla rottura.
Spesso il paziente, pur di non sottoporsi a terapie, preferisce non curarsi fidandosi della scomparsa del dolore e della posizione articolare funzionale che garantisce una buona funzionalità del dito. Purtroppo una delle conseguenze del persistere di tale condizione, anche se non è la regola, consiste nella degenerazione della menomazione in una forma denominata “collo di cigno”, lesione questa invalidante.

Dito a Martello 2

Pertanto si consiglia al paziente di non sottovalutare la lesione e sottoporsi alle terapie prescritte.

TERAPIA:
Immediatamente dopo il trauma, si pratica l’immobilizzazione della IFD per 40 gg con tutore che mantiene in estensione l’articolazione interessata e buone sono le possibilità di recupero.

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Maggiore garanzia ci dà l’immobilizzazione dell’articolazione, che avviene fissandola per 40gg in estensione con uno o due fili di Kirschner incrociati
In caso di evoluzione non soddisfacente, riscontrabile in seguito ai necessari continui controlli, la soluzione è senz’altro chirurgica. Ricostruzione chirurgica dell’apparato tendineo.

LESIONE DI SEGOND:
Subito dopo il trauma, fondamentale effettuare esame rx-grafico ai fini di una sicura diagnosi. Può infatti trattarsi non di lesione tendinea, come finora detto, ma di una frattura da “strappo” a livello dell’inserzione del tendine, ”lesione di Segond”.

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TERAPIA:
Chirurgica. Reinserzione del frammento osseo(varie le tecniche proposte), seguita da immobilizzazione e quindi ciclo riabilitativo.

Vedi anche "Tenosinovite", "Deformità a collo di cigno" e "Lesione sottocutanea tendini"








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