Artrosi Polso - Mano

Alterazione cronica degenerativa delle articolazioni o più precisamente delle cartilagini articolari che si presenta usurata o distrutta con neoformazione anomala dell’osso sottostante.

Artrosi Trapezio-metacarpale – Rizoartrosi 01 Artrosi Trapezio-metacarpale – Rizoartrosi 02
Fig 1 e 2: Artrosi Trapezio-metacarpale – Rizoartrosi
Cause
Esiste una predisposizione ereditaria.
E’ Importante considerare eventuale responsabilità a continui carichi funzionali delle articolazioni interessate in soggetti che le sottopongono, per motivi di lavoro, a traumi o microtraumi ripetuti. Da ciò ne deriva un continuo stimolo irritativo che innesca una precoce usura cartilaginea .
Sono da considerare ancora i postumi di lesioni articolari, che spesso innescano il processo degenerativo artrosico come ad esempio nella frattura di polso.

Terapia:
Il trattamento si avvale di presidi terapeutici generali e locali sempre associati a riposo articolare. La terapia medica si avvale di analgesici e di antiinfiammatori. Un ruolo molto importante viene riconosciuto nella FKT. Sono comunque soluzioni non definitive ma che hanno lo scopo di permettere al paziente una migliore convivenza con le manifestazioni patologiche.

Terapia chirurgica nelle fasi più avanzate.
Secondo la gravità della lesione la terapia mira a trattare le struttre lesionate con lo scopo di risparmiarle restituendole la possibilità di funzionamento, anche se limitato. Nei casi più gravi,quando si osserva la distruzione delle strutture si è costretti alla sostituzione di queste ricorrendo alla protesica o all’ asportazione dei componenti completamente distrutti, come ad esempio la rimozione della prima filiera del carpo purchè i nuovi rapporti articolari diano garanzia strutturale di buona funzionalità, come nel caso nella Rizoartrosi, rimozione del Trapezio seguita da tenoplastica,

rimozione della prima filiera
Fig 3: rimozione della prima filiera.
rimozione del Trapezio e tenosospensione

Fig 4: rimozione del Trapezio e Tenosospensione
oppure artrodesi “fondendo” i due segmenti previa preparazione delle superfici articolari distrutte, con lo scopo di eliminare il dolore a spese della motilità, d’altra parte già compromessa dalla malattia.


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